
Il miele è stato considerato nei secoli come un vero e proprio farmaco, da utilizzare per la prevenzione e la cura di piccoli disturbi di salute, quando ancora i medicinali odierni non erano ancora stati inventati. Oggi ci sono evidenze scientifiche riguardo all’efficacia del miele per fini terapeutici che si fondano sull’analisi delle molecole in esso contenuto.
Uno dei mieli più famosi in quanto a caratteristiche terapeutiche è il Miele di Manuka coltivato in Nuova Zelanda e ottenuto grazie alle mirtacee del gruppo della manuka molto diffuse in quella zona. Una curiosità: manuka in linguaggio maori significa “canoa”; infatti le popolazioni della Nuova Zelanda utilizzavano proprio i fusti di queste mirtacee per realizzate le proprie canoe.
Oltre a essere un ottimo protettore delle vie respiratorie che, soprattutto quando arriva la stagione fredda sono esposte all’attacco di virus e batteri, il Miele di Manuka è un forte rimedio contro la dispepsia. Infatti come dimostrato da pubblicazioni scientifiche uscite su Journal of the Royal Society of Medicine e su Medcape, se è vero che il Miele di Manuka non è in grado di eradicare completamente Helicobacter pylori (il batterio spesso causa della gastrite e dell’ulcera nel nostro stomaco) è però in grado inibirne notevolmente la crescita a differenza degli altri mieli che hanno un’azione antibatterica generica grazie alla loro azione osmotica e non specifica per l’Helicobacter pylori.
Detto quindi che la scienza non ha ancora dimostrato quali siano le caratteristiche che permettono al Miele di Manuka di essere così efficace nel trattamento dell’Helicobacter pylori, il buonsenso ci imporrebbe di utilizzarlo così come si trova in natura senza portare alcun tipo di sofisticazione.
Spesso purtroppo per enfatizzare una delle caratteristiche del Miele di Manuka più spendibili dal punto di vista del marketing ovvero il numero di milligrammi per chilo di MGO (il Metilgliossale) alcuni produttori scaldano il miele proprio perché ciò innesca alcune reazioni chimiche che innalzano i valori di MGO. Scaldando il miele però si perdono tutte le caratteristiche organolettiche naturali del miele crudo e quindi, forse, anche la sua naturale efficacia come antibatterico.
Non solo. Il Disciplinare della Nuova Zelanda dice che per essere Miele di Manuka un miele deve contenere ameno il 50% del polline delle mirtacee del gruppo della Manuka e deve avere almeno 100 mg/Kg di MGO mentre sul mercato sempre più spesso troviamo mieli con valore oltre il 500 mg/Kg di MGO. Il Daily Mail, il quotidiano britannico, ad agosto del 2015 ha realizzato un’inchiesta che ha dimostrato come a fronte di circa 1.700 tonnellate per anno che la Nuova Zelanda dichiara di produrre, ben 1.800 nel vengono consumate in Regno Unito e ben un totale di 10.000 tonnellate in tutto il mondo per lo stesso periodo.
Quindi il consiglio che vi do è quello di fare molta attenzione quando acquistare Miele di Manuka visto che, come miele terapeutico, il suo costo è importante (un buon Miele di Manuka costa 160,00 € al chilo). Dato che un’analisi pollinica qualche decina di euro sarebbe sempre opportuno chiedere al fornitore il patentino del miele così da verificare esattamente cosa stiamo acquistando.
Meno famoso del Miele di Manuka ma altrettanto interessante è il Miele di Jarrah ovvero miele di Eucalyptus marginata una mirtacea dall’alto fusto che cresce in Australia occidentale nella zona di Perth.
Questo miele ha addirittura quattro volte il potere antibiotico del Miele di Manuka a spettro più ambio (mentre quest’ulitmo come abbiamo visto è selettivo per l’Helicobacter pylori) è antivirale e antimicotico. Viene consigliato come protettivo per le vie respiratorie, per prevenire infezioni come otiti ed è risultato molto efficace, testato da biologi nutrizionisti, come rimedio per la candida. Costa meno del Miele di Manuka dato che un buon Miele di Jarrah costa circa 120,00 € al chilo. Il miele di Eucalyptus marginata infine ha la caratteristica di essere molto poco acido con un pH che varia dal 5.5 al 6.5 (quasi neutro!) contrariamente alla stragrande maggioranza dei mieli che ha un pH intorno al 3.5. Questo rende il Miele di Jarrah molto digeribile e adatto a chi è particolarmente “delicato di stomaco”.
Ricordo però che questi mieli sono da considerarsi per uso preventivo / terapeutico… ecco quindi anche spiegato il loro elevato costo al chilo. Ricordo infine di fare sempre riferimento al proprio medico curante prima di assumere qualunque alimento per fini terapeutici.
Potete acquistare il Miele di Manuka e il Miele di Jarrah direttamente da noi in parafarmacia o sul nostro sito di ecommerce.
Vorrei sapere il valore (UMF)certificato del vostro miele di manuka e se è crudo (o grezzo) per mio padre mi serve quello con umf pari a 15 o 20. Vorrei sapere inoltre se si tratta di un prodotto neozelandese e che non sia stato lavorato in altri paesi
In caso sull’etichetta non ci fosse il marchio registrato umf vorrei annullare l’ordine sia del miele di manuka che del miele di jarrah
Ho telefonato oggi pomeriggio per chiedere info e ho chiesto di ordinarlo ma ho dimenticato di chiederle questi dettagli